CAPODANNO TOSCANO: TERZO APPUNTAMENTO CON LO STORICO MARCO PAPERINI

Toscana – Terzo appuntamento oggi mercoledì 7 aprile 2021 sul “Capodanno toscano”, organizzato dall’associazione area 57 ONLUS (con la collaborazione della testata Corriere Etrusco e con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana) con una conferenza sul tema tenuta dal Professor Marco Paperini, public historian, dottore di ricerca in Storia Medievale, direttore scientifico del Centro Studi Città e Territorio.

A Marzo 2015 il Consiglio Regionale ha infatti introdotto questa ricorrenza per ricordare che fino al 1749, in Toscana, l’anno civile iniziava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa Cattolica aveva collocato la festa dell’Annunciazione, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù.

Dopo il successo della conferenza tenuta dalla Professoressa Anna Maria Giorgi, dal titolo “L’Annunciazione: dimensione storica della Rivelazione biblica” (il cui video può essere visto a questo indirizzo: https://youtu.be/3MP6U9_ReI4 ), e il Secondo appuntamento con il professor Giovanni Cipriani che ha affrontato il tema “Il problema dei calendari nella tradizione toscana fino al 1749” (il cui video può essere visto a questo indirizzo: https://youtu.be/r2jfMVWu9ao), questa settimana sarà affrontato il tema dei rapporti tra Piombino e Pisa, con l’uso in entrambe le città del calendario pisano fino al 1706 e a seguire il tema del governo degli Appiani.

La Conferenza si terrà in streaming a partire dalle 18:00 sui siti di area57.it, CorriereEtrusco.it e sulla pagina Facebook del Corriere Etrusco, con il professor Marco Paperini che affronterà il tema “Il Calendario Toscano e le città di Pisa e Piombino”.

#CapodannoToscano
@CRToscana

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CURRICULUM DEL PROFESSOR MARCO PAPERINI:

Public historian, dottore di ricerca in Storia Medievale, direttore scientifico del Centro Studi Città e Territorio. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia del territorio e del paesaggio, la toponomastica, la storia dell’età comunale, l’edizione di fonti storiche e la valorizzazione di fondi archivistici.

Promotore culturale è attento alla divulgazione e comunicazione della storia, allo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito umanistico e allo sviluppo delle tematiche multidisciplinari di ricerca. Si occupa inoltre di processi di valorizzazione del patrimonio culturale.

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REGIONE TOSCANA: 25 MARZO, RINASCE IL CAPODANNO TOSCANO

A Marzo 2015 il Consiglio Regionale ha introdotto la ricorrenza del “Capodanno toscano” (o per meglio dire “Capodanno dell’Annunciazione”) per ricordare che fino al 1749, in Toscana, l’anno civile iniziava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato per l’appunto la festa dell’Annunciazione, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù.

Nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano che fissava l’inizio dell’anno al 1º gennaio, ma Pisa ed altre città toscane (quali ad esempio Firenze, Lucca, Prato e Siena) continuarono a considerare il 25 marzo come il loro Capodanno. In particolare a Pisa, fin dal Medioevo, si è consolidata la ricorrenza di celebrare l’“annus pisanus” che iniziava in quella data e terminava il 24 marzo seguente, una tradizione che si è tramandata fino ai giorni nostri.

Il calendario pisano restò in vigore per secoli anche nelle terre che ricadevano in qualche modo sotto l’influenza della Repubblica di Pisa: ciò avvenne fino a quando, nel novembre 1749, il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava anche per la Toscana il 1º gennaio come data iniziale dell’anno civile, uniformandosi a quanto già in vigore nel resto d’Italia e d’Europa.

Lo stato pisano si adeguò quindi all’uso del calendario gregoriano come il resto della Toscana.

Proprio per ricordare questa antica traccia della storia toscana, il Consiglio Regionale ha deciso di affiancare alla celebrazione varie iniziative promosse dai territori attraverso un bando per sostenerne la realizzazione e valorizzare al tempo stesso il lavoro delle tante realtà associative, culturali e sociali presenti nella nostra regione. L’obiettivo è quello, insieme, di tenere ben saldi le radici della nostra storia ma, come ben simboleggiato dal Pegaso, dispiegare anche le ali così da poter spiccare il volo verso il futuro. Conoscere e ricordare il nostro patrimonio culturale e storico è indispensabile per la crescita culturale, economica e sociale di ciascuno di noi. E ricordare chi siamo e da dove veniamo è un patrimonio che sarà sempre in grado di arricchirci come singoli cittadini e come comunità della Toscana.

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